🌿Ghiandola pineale: cos’è, come prendersene cura e perché è legata alle “vibrazioni”🌞

Terzo occhio

La ghiandola pineale, nota anche come epifisi, è una piccola struttura endocrina situata nel cervello, tra i due emisferi, in una scanalatura dove i due corpi talamici si uniscono. Nonostante le sue dimensioni ridotte (circa 5-8 mm), ha suscitato nel corso dei secoli un grande interesse, non solo scientifico, ma anche filosofico e spirituale.

Da un punto di vista medico, produce la melatonina, l’ormone che regola il sonno e i ritmi biologici. Ma nella tradizione esoterica e spirituale, è considerata una vera e propria “porta” verso stati di coscienza più elevati.

Fin dall’antichità, la pineale ha avuto un’aura di mistero. Il filosofo Cartesio la definiva “la sede dell’anima”, credendo fosse il punto di unione tra corpo e spirito. In varie tradizioni spirituali viene associata al “terzo occhio”, simbolo di intuizione e coscienza superiore.

Calcificazione e disintossicazione

Con il tempo la pineale può calcificarsi, perdendo elasticità e funzionalità. Tra le principali cause troviamo il fluoro, zuccheri raffinati e inquinamento. Alcuni accorgimenti utili:

Bere acqua non fluorata e di buona qualità.

Seguire un’alimentazione ricca di antiossidanti (frutta, verdura, erbe come curcuma e coriandolo).

Ridurre il consumo di prodotti industriali troppo elaborati.

Come “attivare” la pineale e alzare le vibrazioni

Molti percorsi spirituali collegano la pineale a pratiche che favoriscono equilibrio e chiarezza interiore:

Meditazione quotidiana: calma la mente e stimola l’intuizione.

Respirazione consapevole: porta ossigeno e rilassa il sistema nervoso.

Musica e frequenze: alcune persone usano suoni a 432 Hz o 936 Hz per armonizzare il “terzo occhio”.

Visualizzazione: immaginare un punto di luce indaco al centro della fronte.

Stile di vita positivo: coltivare gratitudine, empatia e pensieri elevati aumenta la nostra energia.

Perché se ne parla tanto oggi?

Viviamo in un’epoca in cui molti sentono il bisogno di andare oltre il solo benessere fisico, alla ricerca di strumenti per sviluppare consapevolezza e presenza. La pineale diventa così un simbolo potente: prendersene cura significa non solo migliorare il proprio equilibrio biologico, ma anche aprirsi a una dimensione più profonda di sé stessi.

Una routine giornaliera di consapevolezza approfondita e molto semplice può essere la seguente:

🌅 Mattina – risveglio consapevole

Appena sveglio: resta qualche istante a occhi chiusi. Senti il corpo, il respiro e la gratitudine per un nuovo giorno.

3 respiri profondi: inspira, trattieni un attimo, espira lentamente.

Intenzione del giorno: formula una frase breve, ad esempio “Oggi scelgo di essere presente”.

☀️ Durante il giorno – presenza nelle azioni

Mentre cammini: anche solo per spostarti da una stanza all’altra, percepisci ogni passo, il ritmo e l’appoggio dei piedi.

Prima di un’attività importante: fai una breve pausa di 1 minuto di respiro consapevole. Ti aiuterà a essere centrato.

Mangiare con attenzione: almeno un pasto al giorno fallo in silenzio o con presenza piena, gustando colori, profumi, consistenze.

Osservare i pensieri: quando noti che la mente corre, etichetta il pensiero (“ansia”, “ricordo”, “pianificazione”) e torna al presente.

🌙 Sera – introspezione e rilascio

Riflessione del giorno: richiama alla mente un momento in cui sei stato consapevole e uno in cui ti sei perso nell’automatismo. Osservali senza giudizio.

Rilascio: immagina di lasciare andare pesi e tensioni accumulate, come se le consegnassi al respiro.

Preparazione al sonno: 5 minuti di meditazione semplice, focalizzandoti sul respiro o su una fiamma/luce interiore tra le sopracciglia (simbolicamente legata al “terzo occhio”).

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.