
Nell’Ayurveda, i tre dosha sono le energie fondamentali che regolano corpo e mente. Un altro dosha che trattiamo oggi è il Pitta, formato da Fuoco e Acqua, è l’energia della trasformazione, del metabolismo, della digestione e della chiarezza mentale. È il principio che permette di assimilare, non solo il cibo, ma anche le esperienze e le idee.
Chi è una persona Pitta?
Le persone a predominanza Pitta sono caratterizzate da un fuoco interiore che si riflette sia nel corpo che nella mente.
Caratteristiche fisiche tipiche:
– Corporatura media, muscolatura ben sviluppata
– Pelle sensibile, tendenza ad arrossarsi o avere infiammazioni
– Digestione forte, appetito robusto
– Calore corporeo elevato, tendenza a sudare molto
Caratteristiche mentali ed emotive:
– Intelligenza acuta, razionalità, precisione
– Leadership naturale, capacità organizzativa
– Determinazione, ambizione, competitività
– Tendenza a impazienza, irritabilità, critica
✨ Il Pitta è il “fuoco” che illumina e guida, ma che può anche bruciare se non controllato.
Problemi di Pitta in squilibrio
– Quando l’energia del fuoco è eccessiva, emergono:
-Gastrite, acidità, ulcere
-Infiammazioni cutanee, acne, eruzioni
-Ira, frustrazione, intolleranza
-Tendenza al perfezionismo e al controllo
-Disturbi al fegato e al sistema digestivo
🌿 Rimedi Ayurvedici per riequilibrare Pitta:
1. Alimentazione rinfrescante
Prediligere cibi dolci, amari e astringenti (riso, cetrioli, lattuga, latte, frutta dolce).
Evitare alcol, cibi piccanti, fritti, troppo salati o acidi.
2. Routine equilibrante
Evitare esposizione eccessiva al sole o al calore.
Introdurre momenti di calma, passeggiate nella natura, meditazione.
3. Massaggi e oli
Oli rinfrescanti come cocco o girasole.
Trattamenti come Shirodhara per calmare la mente.
4. Erbe ayurvediche
Aloe vera, Shatavari, Amalaki (ricco di vitamina C) e Neem per raffreddare il corpo e ridurre l’infiammazione.
Dosha Pitta nella filosofia
L’elemento fuoco non è solo biologico: in molte culture e filosofie rappresenta coscienza, trasformazione, illuminazione.
🔹 Carl Gustav Jung
Per Jung, il fuoco è archetipo della trasformazione psichica. È energia che può purificare e rinnovare, ma anche distruggere se incontrollata. Simbolicamente, Pitta corrisponde al processo di individuazione, in cui l’Io affronta le proprie ombre per generare nuova consapevolezza.
🔹 Dottore Pankaj Naram
Il maestro ayurvedico sottolineava come il fuoco digestivo (Agni) fosse la chiave della salute. Per lui, un Pitta forte ma equilibrato è sinonimo di vitalità e chiarezza, mentre l’eccesso porta a infiammazioni e collera.
🔹 Helena Blavatsky (Teosofia)
Blavatsky descrive il fuoco come principio cosmico di vita e spirito: non solo calore fisico, ma fiamma divina che collega l’uomo al Logos universale. L’eterno fuoco è conoscenza e risveglio.
🔹 P.D. Ouspensky
Nella sua opera con Gurdjieff, il fuoco rappresenta la forza della consapevolezza che trasforma la materia grezza in energia spirituale. Un parallelo con Pitta, che metabolizza non solo cibo ma esperienze, elevandole a conoscenza.
🔹 Tradizioni asiatiche
Buddhismo tibetano: il fuoco è la fiamma della saggezza, che brucia l’ignoranza.
Taoismo: fuoco come elemento Yang, forza dinamica e trasformativa, che deve sempre bilanciarsi con l’acqua.
Induismo: Agni, il dio del fuoco, è messaggero tra umani e divinità, simbolo di sacrificio e purificazione.

✨Essere Pitta significa portare dentro di sé il dono del fuoco interiore: luce, energia, coraggio, chiarezza. Ma come tutte le fiamme, se non alimentato correttamente, può trasformarsi in incendio.
L’Ayurveda offre strumenti pratici — alimentazione, routine, erbe e massaggi — per mantenere Pitta in equilibrio. La filosofia e la teosofia, dal canto loro, ci insegnano a trasformare questo fuoco in conoscenza, amore e consapevolezza.
🌿 Prendersi cura di Pitta significa imparare a custodire il proprio fuoco, lasciandolo ardere senza bruciare.
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